mercoledì 2 marzo 2011

Un'idiota col cappotto

Ok, lo ammetto. Sono partita allo sbaraglio, senza studiare. Con la scusa che avrei avuto poco tempo mi son detta "Massì, che vuoi che sia? Vedremo là il da farsi."

Certo che almeno il meteo...

A Madrid è primavera, io ve lo dico così, giusto in caso che a qualcuno interessasse. Vogliamo dire aprile inoltrato? Ecco sì, può andare. Fa caldo. Caldo! Quel caldo bello, piacevole. Quel primo caldo che ti fa venir voglia di gelato, che ti concede di pranzare all'aperto (ne vogliamo parlare? Ma quant'è bello il primo pranzo all'aperto dopo un gelido inverno?! O meglio, in questo caso, Nel bel mezzo di un gelido inverno?). Quel caldo che, mmmmhhhchebello, ti permette di andare in giro senza calze, e anche quel caldo che ti costringe a comprarti in loco un paio di ballerine (o meglio due, due paia di ballerine, e un paio di sandali, e un paio di scarpette di tela con fiorellini e paillettes-sì, ho quasi trent'anni, ma eran così belline....), che mica puoi andare in giro senza calze con delle scarpacce invernali. Dico bene?
Quel caldo che ti fa adottare la modalità girasole, cioè ti fa girare il visino verso i raggi, appena ti siedi su una panchina. Quel caldo che rende piacevole, appunto, stare seduti su una panchina a far nulla.

E in tutto ciò io ho ben pensato di partire col cappotto. Ed è andata anche bene, visto che solo all'ultimo ho deciso di dare un turno di riposo al piumino. Ecco, a Madrid c'era quel caldo per cui, scarrozzarsi tutto il giorno un cappotto a braccia non è simpatico.

Beh, anche per questa piacevole sorpresa metereologica, Madrid mi è piaciuta.

Alla fine è stato come avevo preventivato: vedremo là il da farsi. E il da farsi è stato passeggiare, girare tanto, tantissimo, senza alcuna metà, senza nessun posto in particolare da voler visitare, questo dopo aver escluso il Prado ed aver rimandato la visita al prossimo passaggio.

Passeggiare quindi, e al solito guardarsi intorno. Cercare di cogliere i dettagli, quelle cose sciocche che ti restano impresse, che ti stupiscono o ti fanno sorridere. Quelle che non ti aspettavi, o quelle che ti fanno dire: ah cacchio, ma allora è proprio così, non era solo un luogo comune.

A Madrid le persone sono fisicamente molto piacevoli. Nonostante non mi avesse particolarmente entusiasmato Parigi, non avevo negato l'avvenenza dei parigini. Beh, Madrid batte Parigi. Certi occhi neri, certi occhi verdi...

A Madrid ci sono tanti cani, ma tanti eh!

A Madrid sono avanti, tanto da mettere preservativi & co in vetrina della farmacia, questo per far capire-magari-ai ragazzi, che stanno andando a comprare qualcosa che permetterà loro di divertirsi in modo adulto e responsabile. Proprio come qui da noi, dove il farmacista a cui hai chiesto nell'ordine, così per temporeggiare: moment, benagol, una scatola d'aspirina, un colluttorio costosissimo, uno sciroppo per la tosse e a cui in un sussurro hai detto anche unaoeioneieeaivi, che poi sarebbe "una confezione di preservativi", deve-poverino-salire su una scala altissima, oppure scendere nel caveau sotterraneo per recuperarti quello che chiedi.

Roba che è uno poi uno diventa più disinvolto col suo pusher che con il farmacista.

A Madrid dev'esserci proprio un sacco di gente che si dedica al craft (l'ho detto che sono avanti). Ho visto cose che voi crafters italiane... Millemila negozi di tessuti, ma tanti eh! E tante mercerie fornitissime e tutte in pieno centro. Per inciso, appena arrivata con la metro dall'aeroporto a Sol, la prima vetrina che ho visto era proprio quella di una merceria, precisamente una vetrina zeppa di gomitoli. Non male come primo impatto, no?

Comunque, mai visto due mercerie a sette/otto vetrine una accanto all'altra? Io sono entrata in una soltanto, quando ne sono uscita ero troppo provata per proseguire. Presente l'Esselunga alla Vigilia di Natale? Ecco, uguale. Che poi dico merceria, ma in realtà c'era di tutto, per tutti i gusti. Componenti per bijoux, fimo, materiali per scrapbooking, km e km di passamanerie, fili, bottoni e ogni altra cosa che vi possa venire in mente, il tutto spalmato su più piani, per una superficie pari all'incirca a quella di Harrod's, con un numero di commesse altrettanto elevato e con i vari reparti con distributore di numerino per essere serviti. Non un numerino per tutto eh! Un numerino per i nastri, un numerino per le stoffe, un numerino per....

A Madrid c'è un negozio di Desigual di cinque piani. Cinque. Piani. Serve aggiungere altro?

A Madrid c'è la movida. Ma va? Sì ok, ma finchè non ci sei in mezzo non capisci davvero cosa sia la Movida. Quanto bello sia starci in mezzo. Quanto bello sarebbe stato venire in vacanza qui con i miei amici, quando avevamo vent'anni.

Alla Movida di Madrid non ci sono mica solo giovani, eh. Ci sono anche tante, tantissime famiglie con ragazzi, combricole di giovanotti che avran l'età dei miei e via così.

A Madrid ci sono dei paletti che dividono la carreggiata dal marciapiede, così che qualche stordito/ubriaco si risparmi il piacere di passarvi con le ruote della sua macchina sulle dita dei piedi.

A Madrid ci sono tantissimi parcheggi sotterranei, alcuni per i residenti, altri pubblici. Il risultato è una città in cui, immagino, non si debba impazzire per parcheggiare, senza fare millemila volte il giro dello stesso isolato sperando che qualcuno se ne vada proprio in quel momento preciso, non un secondo prima, non un secondo dopo. Traffico poco e smog peggnente, almeno a sensazione.

Altro che domeniche a piedi...

A Madrid c'è El Rastro, un mercatone delle pulci, che in realtà è un pochino deludente e vagamente claustrofobico, con poche "pulci" e tanta, ahimé, cinesaglia.

A Madrid ci sono anche tante, tante persone che cercano la carità, segno che quella crisi che io, che i più conoscono solo di sfuggita e magari più come titolo di giornale che non come realtà, lì una realtà la è per davvero. E questo fa riflettere.

A Madrid si sta bene. A Madrid prima o poi ci si torna.

15 commenti:

Amrita ha detto...

vale,bellezza,quante cose vorrei dirti dopo sto post stupendo.
intanto ciao,visto che sono latitante da mesi,e che piano piano mi riaffaccio nella vita delle mie blogghiste preferite,con calma e un pezzetto alla volta.
poi ti dico che mi hai fatto venire voglia di partire.subito,ma anche prima!
poi penso che prima che finisca l'università dovrei approfittare di andare a trovare una mia amica,e prenotarla come cicerone d'eccezione!poi,anche se non sta bene,per un istante i miei piedi surgelati hanno pensato di mandartici...;O)leggi il mio post di oggi e capirai.
poi te lo devo dire,pensarti con la faccia a girasole,che ti spalmi tipo lucertolina su una panchina,tutta bella primaverile e sorridente,serena,calma,come quelli che se ne infischiano dell'orologio,be,mi ha messo un buon umore che non puoi capire!un bacino!

Perline e bottoni ha detto...

Che bel post che hai scritto. Mi fai venir voglia di partire, Sarà che è tanto che non faccio una vacanza che ne avrei proprio bisogno..

Anonimo ha detto...

Veramente un bellissimo reportage :-) Complimenti Vale. E viene proprio voglia di andarci a Madrid! Quei negozi... io non ho mai viste di mercerie così. Sono stata a Madrid da ragazza, ma ci tornerei di corsa. Spero capiti. Ricordo che in quel periodo ero in fissa più che mai con la storia dell'arte (lo sono ancora, ma allora era quasi una malattia :D) ed ho visitato tutti i musei possibili. Mi ricordo un gran caldo dopo le 5 di sera! L'ampiezza delle bellissime strade. Il Palazzo Reale ed il Prado.. Il deserto subito fuori la città! E poi.. il ballerino Joachin Cortès incrociato in centro. Un tronco di pino indimenticabile!! :DDD
Antonietta.

✿Lilly❀ ha detto...

era una ragazzina-ina-ina quando sono stata a madrid e ora mi mangio le mani almeno per due cose:
1) la merceria a 500 piani che già mi fa sbavare da un paio di minuti
2) il negozio desigual gigantografico
e poi posso dirtelo che "modalità girasole" è un'espressione fantastica? da oggi è dentro il mio vocabolario!

tizy ha detto...

eeeh.. io ci sono stata a febbraio per San Valentino... che dire... quanto ho mangiato!!!!! è un posto bellissimo!peccato mi sia sfuggita la mega merceria!:( ma non demordo! ho la scusa per ritornarci....

Unknown ha detto...

Fantastica, un resoconto così originale di un viaggio che neanche se ti avessero pagato per fare pubblicità a Madrid veniva così bene! E poi ne parli proprio dopo la bella nevicata di oggi, antipatica!! Che voglia di caldo..ormai arriverà spero..se no mi faccio anch'io un giro a Madrid, ho deciso che è tanto che non viaggio e devo riuscire a fare un weekend da qualche parte, soldi permettendo! E poi hai ragione, un paese che non ha paura di dare fastidio a qualche santità e pubblicizza le giuste precauzioni..beh, è proprio un paese avanti!! Ciao!

MagikeMani ha detto...

Ah che bello..dopo aver letto ogni tuo reportage a uno viene proprio voglia di partire, così senza meta solo per scoprire gli angolini nascosti....
Grazia

Feddy ha detto...

Bentornata!
Sembra proprio che Madrid ti sia piaciuta e ci hai regalato una panoramica anche abbastanza obiettiva della città :-)
Mi hai fatto quasi venir voglia di viaggiare :-)

Elena ha detto...

Che bello questo post...mi sembra di aver fatto un giro a passeggiare per le vie di Madrid!Sembra il paradiso della creatività...che merceria!!!
Ma a parte tutte queste bellezze...che cosa hai comprato?avrai fatto spese in questo paradiso?!

Elena

ellicrea.blogspot.com ha detto...

Mi sono gustata questo viaggetto virtuale fino all'ultima riga... tanto che mi è venuta voglia di primavera, di mercerie stracolme, di stradine deliziose, di mercatini curiosi, di movida... di Madrid!!
Per ora grazie e poi... chissà!!
Un bacio
Elisa

Francesca Mei ha detto...

Che belle foto!io a fine mese andrò a barcellona,non sò se si somigliano ma spero di trovare mercerie fantastiche come quella che hai trovato tu!!

Babijoux ha detto...

Innanzitutto, non dare dell'idiota alla mia amica che - oltre a fare foto bellissime - col cappotto o senza cappotto scrive che è una meraviglia...e comunque sono sicura che anche il cappotto si è goduto il tuo fantastico we madrileno...dal canto mio, ho apprezzato ogni dettaglio!!
non vedo l'ora di vedere il tuo bottino, ballerine comprese...sai com'è...da "ballerinaholic"...
Un abbraccio e a domenica!!!
Ba.

Unknown ha detto...

Grazie per avermi fatto rivivere il mio viaggio a Madrid!
Spero tu possa passare dalle mie parti (intendo nel mio blog ;) ), intanto mi "followerizzo" perchè trovo splendide le tue creazioni.

Anna ha detto...

E io a Madrid prima o poi ci devo tornare, soprattutto dopo questo simpatico racconto :)
Avevo la metà degli anni quando ci andai in piena estate, troppo caldo per godermela fino in fondo questa interessante città... anche se Barcellona tra le città spagnole continua a rimanere nel mio cuore ;)
un saluto

CriCri ha detto...

Mannaggia che spettacolo Madrid..
mi tocca di andare.. per forza.. solo per le mercerie partirei subito!!
Quanto sono avanti!!!!!!!!
E noi..quando?????????????

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